Paul Crespel è stato un fotogiornalista per oltre quarantacinque anni nell’arco di sei decenni. Ha dato inizio alla sua carriera a soli sedici anni, con un servizio fotografico sulla Point Law, una petroliera costiera che era finita in secca a piena velocità nel sud-ovest dell’isola di Alderney il 15 luglio 1975. Crespel è sceso scalando sessanta metri di scogli, in condizioni atmosferiche proibitive, per ottenere scatti ravvicinati dell’elicottero e della lancia di salvataggio intenti a recuperare e a portare in salvo i membri dell’equipaggio. In quell’occasione era riuscito a vendere le fotografie a molti quotidiani britannici e queste furono poi rivendute in tutto il mondo dalle agenzie di stampa.

L’esperienza della Point Law gli ha permesso di acquistare la sua prima macchina fotografica professionale, grazie alla quale si è aperto la strada verso una profonda passione per la fotografia documentaria che ha continuato a crescere nel tempo.
Sono seguiti numerosi altri servizi fotografici riguardanti soprattutto salvataggi in mare, faci- litato dal suo lavoro come membro volontario nell’equipaggio della scialuppa di salvataggio di Jersey.

Paul Crespel ha continuato a sviluppare la propria esperienza nella fotografia in formato gran- de, medio e 35mm usando macchine fotografiche classiche come Linhof, Hasselblad, Rolleiflex, Leica, Canon e Nikon, occupandosi di temi legati all’architettura, alla pubblicità, alla fotografia sociale, alla moda e molto altro, ma la sua vera passione è sempre stata quella del fotogiorna- lismo.

È ancora oggi fotografo di stampa freelance e accreditato, ma negli ultimi dieci anni ha seguito per lo più la fotografia in modo amatoriale scattando fotografie di strada da archiviare per le generazioni future, quando le immagini risulteranno abbastanza desuete da emanare quel fascino mistico che solo le foto dei tempi passati sono in grado di sprigionare.

Crespel, nel momento in cui è divenuto fotografo di strada amatoriale, non risultava più vincolato alle aspettative dei clienti e poteva godersi la libertà di non tagliare, raddrizzare o usare Photoshop: il suo obiettivo è divenuto invece quello di ottenere la perfezione nell’attimo stesso in cui viene scattata ogni singola foto, senza la necessità di ottimizzarla digitalmente in seguito per rendere valido un risultato mediocre. Scattava solo in bianco e nero e l’unica correzione che si concedeva era quella di giocare sul contrasto in fase di stampa. Per la street photography usava una macchina fotografica a telemetria con obiettivo fisso standard, in modo tale che le sue gambe fossero anche il suo zoom. Crespel era solito lavorare molto vicino alle scene che riprendeva. Tutte le sue foto di strada sono state catturate spontaneamente e, anche se di solito si avvicinava fino a uno o due metri, i soggetti non sempre si sono accorti di essere stati immortalati.

Nel 2022 Paul Crespel è andato in pensione e non svolge più attività di fotografia.