Meccanica apocalittica
<< Ho sentito l’esigenza di scrivere un libro di Meccanica sulla base di esperienze lavorative reali, tratte dal mondo dell’industria meccanica. È stata mia cura evitare le difficoltà offerte dalle trattazioni che tipicamente procedono dalla Statica alla complessa Dinamica, passando per la Cinematica. Il percorso di lettura, tutt’altro che ostico, diviene comunque arduo e moralmente impegnativo per l’intensificarsi di valori etici: non più, dunque, un’esposizione della Meccanica dalla Statica alla Dinamica, bensì dalla “Prostituzione” alla Sapienza celeste, affrontando la materia attraverso i peccati e le virtù di noi meccanici. Nella fatica dello scrivere sono stato spesso soccorso da rimembranze della Divina Commedia, dove i saperi del Medioevo scalano eticamente l’Inferno, il Purgatorio ed il Paradiso. Tuttavia il parallelismo concettuale del libro non è con la Commedia dantesca, ma con l’Apocalisse di San Giovanni, il testo biblico analizzato acutamente da Newton nel suo Trattato sull’Apocalisse, che anticipa conoscenze di interesse primario per l’umanità. La Meccanica, dopotutto, si incrocia nella Storia con l’obiettivo di aiutare l’uomo a recepire queste conoscenze, svolgendo l’altissimo ruolo di intermediazione tra Teologia e le recenti scienze profane. Nell’Apocalisse il punto più”basso” è rappresentato della prostituta Babilonia (il peccato); il punto più “alto” è nell’apparizione delle Verità celesti >>.
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